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portasanta

 

 

Provenienza: Chio, Grecia
Luogo di ritrovamento: Chio, Grecia

 

Descrizione
In antichità questo marmo era conosciuto come Marmor Chium per la sua provenienza dall’isola greca di Chio, nel Dodecanneso. La principale cava sull’isola era quella sita nell’odierna località Latomi. Si tratta di una breccia dalla grana minuta, nel tipi più comune dal colore di fondo rosato, macchie (clasti) giallo-arancio, brune, grigie, di forma e dimensioni variabili separate da venature biancastre o rosse.
Utilizzato già a partire dal IV sec. a.C., in epoca romana fu molto apprezzato e diffuso in tutto l’impero, soprattutto nel II sec. d.C. (in età traianea): proprio nel Foro di Traiano il portasanta costituisce parte della pavimentazione insieme al marmo cipollino. Questa pietra fu usata principalmente per la realizzazione di elementi architettonici. Il suo nome attuale, «Portasanta», si deve al fatto che gli stipiti della Porta Santa della basilica di San Pietro a Roma furono scolpiti in questa pietra.
 
Roma, Musei Vaticani, Gallerie delle Statue Vasca