Top-level heading

serpentino

 

 

Provenienza: Grecia, Krokeai
Luogo di ritrovamento: Tivoli, Villa Adriana

 

Descrizione
Il serpentino (lapis lacedaemonius, krokeatis lithos) è un porfido verde  estratto presso il villaggio di Krokea, in Laconia. Il nome di serpentino deriva dal richiamo al colore e alla pelle di un serpente: questo marmo ha infatti un fondo verde scuro sul quale si stagliano fenocristalli di colore più chiaro.  Di questa pietra si registra un uso assai precoce e già in epoca minoica era utilizzato per la produzione di vasi rituali e sigilli. A Roma è attestato a partire dalla tarda età repubblicana con un impiego continuo in rivestimenti pavimentali e parietali. Molto apprezzato, si adattava a svariati usi, architettonici (capitelli, colonne), decorativi (crustae, lastre) e scultorei. 
Per il suo aspetto fu definito da Plinio il Vecchio il più «allegro» di tutti i marmi. Nell’Editto dei prezzi di Diocleziano spicca insieme al Porfido rosso per il suo costo elevato e fu una delle pietre maggiormente reimpiegate in epoca medievale e rinascimentale.
 
Opus sectile con tigre che assale un vitello, Basilica di Giunio Basso