![]() |
Provenienza: Mons Porphyrites, Egitto, presso Debel Dokhan, Teben Luogo di ritrovamento: Frammento da cava di Mons Porphyrites, Egitto |
Descrizione |
Il porfido è una trachiandesite di origine magmatica, ricca di quarzi e feldspati, di notevole durezza e difficoltà di lavorazione. Anche se l’Europa non è sprovvista di questo tipo di materiale, i Romani apprezzavano soprattutto le varietà provenienti dall’Egitto, peraltro utilizzate già al tempo dei faraoni. Dopo la conquista augustea del 31 a.C., infatti, le cave del Mons Porphyrites, nel deserto orientale egiziano (oggi in prossimità della città di Hurghada, sul Mar Rosso), divennero proprietà dell’imperatore e soprattutto la variante del porfido rosso, associata alla regalità per via del suo colore, fu destinata quasi esclusivamente ad opere di committenza imperiale. La variante del porfido nero veniva estratta dalle cave presso lo Uadi Umm Towa (pendici sud-occidentali del Gebel-Dokhan), area contigua alle cave di porfido rosso. Il granito nero è caratterizzato, oltre che dal suo colore nero tendente a tratti verso il verde, da piccoli cristalli bianchi. Venne utilizzato soprattutto per le decorazioni architettoniche.
|
![]() |
Vasca in porfido nero egiziano. Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano, Roma |