Dal 16/05 al 30/09 (con possibilità di proroga)
Come si intrecciano arte e scienza nel raccontare le conseguenze ambientali del progresso?
La mostra SAGacia25 si propone di rispondere a questa domanda attraverso un percorso espositivo che unisce visione artistica e riflessione scientifica sull’impatto ambientale dell’estrazione delle risorse strategiche.
Cinque artisti internazionali interpretano il rapporto tra uomo, scienza ed impatto ambientale dell’estrazione delle materie strategiche, in una tensione tra bellezza e consapevolezza.
- Alessio Manfredi
Opere: “Fluttuazioni del progresso, Nd” e “Cura II”
Attraverso la conoscenza dei materiali e sperimentazione, Manfredi dà vita a un nuovo linguaggio artistico, da lui definito Chem-Art, che unisce scienza e creatività, contribuendo alla definizione di una nuova frontiera delle Hybrid Arts. Manfredi esplora l’intersezione tra chimica e arte, creando opere che utilizzano reazioni chimiche e processi artistici innovativi. Le sue sculture e installazioni video narrano il connubio tra queste due discipline, stimolando una riflessione sul progresso e le sue implicazioni. “Cura II” fonde ricerca scientifica ed espressione artistica per indagare le sfide delle Hybrid Arts e gli effetti dell’inquinamento ambientale. Il progetto si concentra sul fenomeno del degrado dei materiali esposti agli agenti atmosferici, con particolare attenzione alle piogge acide e ai processi chimici che ne derivano. “Fluttuazioni del progresso, Nd“, una scultura che unisce l’antica arte della ceramica e la levitazione magnetica per riflettere sul rapporto tra progresso tecnologico e risorse limitate. - Marco MazzeiOpere: “Pesci” e “Folia”
Marco Mazzei è artista e ambasciatore della cultura di Pescara. La sua ricerca spazia tra musica, design e scultura.
È noto per le sue opere in metallo, solitamente in alluminio, lavorate con l’antica tecnica dello sbalzo e cesello, reinterpretata in chiave contemporanea. L’opera “Folia“, concepita per il Parco Nazionale della Maiella, si inserisce nel paesaggio naturale come punto di riferimento e simbolo di questa evoluzione adattiva, mentre “Pesci” esplora le conseguenze dell’estrazione mineraria in modo ancora più diretto, evidenziando il bioaccumulo e l’inquinamento che ne derivano. - Anna Dumitriu
Opera: “The Birth of Snowflakes”
Anna Dumitriu è un’artista britannica pluripremiata che lavora con la BioArt, la scultura, l’installazione e i media digitali per esplorare il nostro rapporto con le malattie infettive, la biologia sintetica e la robotica. “The Birth of Snowflakes“, una serie di fiocchi di neve in rame generati algoritmicamente dai codici numerici assegnati alle culture di microorganismi del quale DNA/RNA sono impregnati. Proprio come nell’opera, i fiocchi di neve vengono generati attraverso la “nucleazione dei fiocchi di neve”, in cui le particelle nell’atmosfera, tra cui potenziali microbi, fungono da punto di partenza per la formazione dei cristalli di ghiaccio. Così, i fiocchi di neve in questa serie diventano una metafora della relazione tra microbi e ambiente, interagendo con le dinamiche naturali di crescita e formazione. La presenza del minerale di rame, aggiunge un ulteriore livello di riflessione, ponendo interrogativi sull’etica del bioprospecting. - Charly Blackburn
Opera: “Seldom Rare”
Charly Blackburn è un’artista ceramista originaria delle Fens. Nel suo progetto finanziato Developing Rare Earth Elements in Ceramic Glazing, Blackburn intende celebrare gli elementi delle terre rare, analizzandone criticamente il predominio nella società contemporanea. Nella sua serie “Seldom Rare” studia le proprietà ottiche dei vetri e delle ceramiche smaltate in cui sono presenti terre rare. - Lorenzo Poli
Foto del progetto: “The Geoglyphs of the Anthropocene”
Lorenzo Poli è un Ingegnere-Architetto che dal 2021 si dedica alle Arti Visive per esplorare temi di coscienza ambientale, geopolitica e Antropocene. Poli documenta con intensità visiva le realtà delle miniere sudamericane, offrendo uno sguardo diretto sulle implicazioni sociali e ambientali dell’estrazione mineraria. Le foto proposte sono: The Chamber of Absence, 2024; Where the Vacuum Descends Into Hollowness. Sierra Gorda Copper Mine – Chile; The Mountain of Silver; The skeleton of minted Globalisation, Cerro Rico – Bolivia since 1545; Mining Infinity The unending spiralling of anthropocentric ambitions. Sierra Gorda Copper Mine – Chile, Dec 2023.
La mostra è organizzata con il contributo del comitato artistico-scientifico composto da: Matteo Giaccari, Leonardo Giaccari, Greta Peruzzi, Francesca D’Ambrosio, Matteo Daino ed Alessio Manfredi. Il comitato si impegna a promuovere l’integrazione tra arte e scienza, favorendo la divulgazione e la sensibilizzazione su tematiche ambientali attraverso approcci multidisciplinari.
La mostra è parte del progetto di avvio alla terza missione “Sensibilizzazione con SAGacia25: secondo Simposio dell’Arte che Guarda alla Scienza”, ed è pensata come esperienza di formazione permanente aperta a tutta la cittadinanza. Un invito a riflettere, attraverso l’arte, sulla complessità delle scelte che plasmano il nostro futuro ambientale e tecnologico.
Data notizia: