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pietra paesina

 

 

Provenienza: Toscana, Italia
Luogo di ritrovamento: Toscana, Italia

 

Descrizione
La pietra paesina è un calcare marnoso dalla tonalità cromatica variabile dal giallo al bruno, oppure verde chiaro o grigio. Sono presenti sottili venature bianche oppure brunastre,  che nell’insieme si intersecano formando come un reticolo.
La denominazione di paesina si riferisce proprio all’insieme di queste venature che sui toni del giallo-bruno danno l’idea di un paesaggio di «case in rovina».
La pietra paesina si recuperava in blocchi o ciottoli lungo gli argini fluviali o il litorale marino da diverse aree dell’Appennino settentrionale e centrale, dalla Liguria, alla Toscana, fino al Lazio. La zona più nota è la valle dell’Arno, mentre un litotipo simile, ma meno bello di quello toscano, proviene dai monti della Tolfa.
In Italia meridionale l’uso della pietra paesina è attestato almeno sin dal II sec. a.C., in alcune case di Pompei ed Ercolano, mentre a Roma era più rara. Le piccole dimensioni dei ciottoli non consentiva la produzione di grandi oggetti, per questo la pietra fu piuttosto utilizzata per inserti di medie e piccole dimensioni nei pavimenti repubblicani, oppure per tessere di mosaico.
 
Crusta di pietra paesina da una casa di Pompei