THIS IS US. BERLIN | Maria Di Stefano

Maria Di Stefano, THIS IS US, Berlin
project room a cura di dionæa.
MERCOLEDÌ 1 OTTOBRE 2025
DALLE 18.00 ALLE 21.00

MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea
Sapienza Università di Roma – Palazzo del Rettorato
P.le Aldo Moro 5, Roma

Evento realizzato nell’ambito del progetto This Is Us. Berlin sostenuto da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

 Mercoledì 1 ottobre 2025, dalle 18.00 alle 21.00, presso il MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza, sarà presentata la project room dedicata a This Is Us Berlin, terzo capitolo del progetto fotografico di Maria Di Stefano.


L’evento, a cura di dionæa., attraverso immagini, testi, suoni e video proporrà percorsi ed esiti del lavoro condotto dall’artista nell’ambito della sua ricerca a Berlino, sostenuta dall’avviso pubblico Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

This Is Us racconta dodici giovani berlinesi, accomunati dal passato migratorio delle loro famiglie. Attraverso ritratti intimi e scorci di ambienti quotidiani, questa indagine visiva esplora come senso di identità e appartenenza di ognuno di noi possano essere influenzati da una molteplicità di fattori, sociali, culturali, economici, psicologici, politici e così via.
Al tempo stesso, gli scatti di Di Stefano colgono un interessante tratto che accomuna le eterogenee esperienze di questi giovani nati e cresciuti in un contesto differente da quello delle loro famiglie, ovvero una matrice, una sorta di inconscia resistenza che deriva dalle culture di origine e che si manifesta nelle pose che i ragazzi assumono, nelle scelte condivise con l’artista del modo in cui essere rappresentati.

È in questo dialogo fra contesto familiare e cultura di accoglienza, che prende forma una ibridazione culturale che diviene sempre più il tratto caratterizzante delle capitali europee raccontate da Di Stefano in questi anni di progetto.

Dando un volto a ciò che spesso viene presentato sotto forma di anonime statistiche, il progetto sfida le rappresentazioni stereotipate, riduttive e folcloristiche dello “straniero”. Al contrario, crea uno spazio in cui i giovani possono condividere le loro storie ed essere visti nella loro piena complessità.

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